CLICCA QUI SOTTO PER SUPER SCONTI SUL TUO SOGGIORNO!

Valle Stura

 

Bivacco Sergio GROPPO (2468 m)

 

Località: Vetta del Monte Bourel
Proprietà: ?
Accesso: da Bergemoletto su sentiero (3:15 ore, diff. E); da Desertetto su sentiero (4:10 ore, diff. E) 
Servizi: 3/4 posti letto su tavolato (senza materassi), illuminazione fotovoltaica, no acqua nei pressi, aperto in permanenza.

Inaugurato nell'ottobre 2006 e dedicato a Sergio "Poppi" Groppo, il bivacco è una struttura prefabbricata metallica rivestita in pietra a secco.





Rifugio NEBIUS (1590 m)

Località: Vallone di Neraissa, Comune di Vinadio
Proprietà: ANA sez. di Fossano
Accesso: è servito da una strada proveniente da Vinadio, chiusa però al traffico privato oltre la frazione di Podio soprano.



 

Abbiamo poco più di una mattinata di tempo a disposizione per questa che sembra prospettarsi una bella giornata. Vogliamo recarci a Neraissa per esaminare qual è in questo momento lo stato della strada che conduce alla Borgata, ma anche per vedere la quota della neve per un’eventuale salita al Nebius.

Saliamo con l’auto i primi chilometri di questa tortuosa strada e ci fermiamo in uno spiazzo poco sotto la borgata Podio superiore(1302 m), nei pressi della cabina elettrica a palo. Ci incuriosiscono le case che sembrano essere inserite su una balconata ed allora le andiamo a vedere.

In effetti dalla borgata, che ha una magnifica esposizione a sud, si ha una visuale privilegiata sui valloni di Riofreddo e di Sant’Anna di Vinadio. Al fondo del vallone di sinistra fa bella mostra di sè il Malinvern, mentre, con un buon binocolo, si potrebbe scorgere il Santuario di Sant’Anna nell’altro accanto.Dopo aver osservato un vecchio forno e la struttura delle case, ridiscendiamo verso la strada, seguendola. In questo momento, per un’ordinanza del Sindaco, non è consentito salire più su con l’auto perchè c’è ancora presenza di neve in alcuni punti della strada e dai valloni laterali potrebbero ancora staccarsi delle pietre e precipitare sulle macchine.Procediamo quindi a piedi seguendo la sinuosa strada asfaltata che si mantiene sulla sinistra del vallone, passando a distanza dai ruderi dei casolari di Lentre dai quali è visibile il vecchio sentiero che, molto probabilmente, era l’antica strada verso Vinadio e, dopo aver superato due tornanti, della ex borgata Castellar (1370 m).Poco dopo facciamo il nostro ingresso sul grande pianoro prativo, di cui è impensabile immaginarne l’esistenza, al cui centro è collocata Neraissa inferiore (1433 m). La borgata è costituita da numerose case, in parte ristrutturate, e da una graziosa chiesetta con fontana annessa, che occupano la parte centrale del pianoro.




 

Nella zona intorno (nord-est), si possono osservare alcuni torrioni e fenomeni di calanchi.

Al fondo del vallone si staglia il Monte Nebius che, dall’alto dei suoi 2600 metri d’altezza, vigila tutto il vallone sottostante mentre, sulla sinistra, è visibile il percorso di salita che abbiamo fatto qualche tempo fa con le ciastre per i Monti Autes (2286 m) e Varirosa (2275 m).

il vallone prosegue verso Neraissa superiore. Al fondo (innevato) il Monte Nebius

Lasciata Neraissa inferiore ci spostiamo verso la vicina Neraissa superiore (1520 m) che si vede verso il termine del pianoro.

Anche questa borgata è costituita da un esiguo numero di case, alcune moltoben ristrutturate, che si contraddistinguono dalle poche che hanno conservato il tetto in paglia.

 

Sulla parte sinistra, la strada continua con un ulteriore tratto di salita e va a raggiungere il vicino Rifugio Nebius, riservato a soci e tesserati A.N.A. Lo troviamo in stato di abbandono e col tetto in parte rovinato.Verso il rifugio Nebius

 

Come ci appare il rifugio Nebius

Decidiamo quindi di scendere pochi metri di quota sulla sinistra orografica per sostare tra il bellissimo gruppo di casolari dei Tetti, e qui ci fermeremo anche per uno spuntino.I casolari dei Tetti , al di là del rio

Verso i Tetti

Al termine riprenderemo la discesa che ci riporterà alla borgata di Podio.

 

 

 

Rifugio MALINVERN - Città di CEVA (1839 m)

 

Località: Vallone di Riofreddo, Comune di Vinadio
Proprietà: CAI Ceva
Accesso: Itinerario 12.24

 


11 – I Laghi della Valletta (2015)

Escursione non breve, ma molto interessante a monte del Rifugio Malinvern. Caratteristici i due Laghi della Valletta, uno dei quali dalla strana forma a mezzaluna, divisi da un sottile lembo di terra e raggiungibili con una brevissima digressione. Chi ha ancora voglia di camminare può raggiungere il Colle d'Orgials che offre ottimi panorami.

A

Da Vallone di Riofreddo, q.1518 (1518m) a:

Dislivello
[m]

Dislivello A/R
[m]

Tempo
[h:mm]

Tempo A/R
[h:mm]

Distanza
[m]

Difficoltà

Segnavia

B

Rifugio Malinvern Città di Ceva(1839m)

+321/-0

+321/-321

1:10-1:20

2:00-2:20

3391

T

=

C

Lago inferiore della Valletta(2146m)

+645/-17

+662/-662

2:10-2:25

3:35-4:05

5635

E

P14

 

[Laghi della Valletta(2285m)]

+820/-53

+873/-873

2:40-3:00

4:30-5:10

6792

E

P14

D

Colle d'Orgials(1)(2600m)

+1109/-17

+1116/-1116

3:25-3:50

5:35-6:25

8260

E

P14

(1) Esclusa la digressione ai Laghi della Valletta.

Descrizione: Dal posteggio nel Vallone di Riofreddo, q.1518, si sale lungo la strada sterrata seguendo l'Itinerario 12.24 fino al secondo bivio sulla destra con il sentiero per ilColle d'Orgials e i Laghi della Valletta, solo pochi metri a valle del Rifugio Malinvern(1839 m, 1:10 - 1:20 ore dal Vallone di Riofreddo, q.1518).
Imboccando il sentiero (segnavia P14) si entra in un bel bosco di conifere. Dopo poche svolte, si costeggiano alla base alcune rocce montonate. Piegando verso destra (SO) il sentiero si porta ai margini della conca prativa ove sorgono i ruderi delle Grange Segnassa, attraversando su un bel fondo lastricato una zona acquitrinosa. La salita, mai ripida, prosegue tra roccette e radi larici, alcuni dei quali plurisecolari. Con parecchi tornanti ora più stretti ora più ampi il sentiero, mai monotono, incontra alcuni isolati pini cembri ed infine entra nella conca pascoliva delLago inferiore della Valletta, all'imbocco della quale si trovano un piccolo gias ed alcuni ruderi.
Sceso nella conca, il sentiero costeggia la sponda sinistra orografica del Lago inferiore della Valletta (2146 m, 1:00 - 1:05 ore dal Rifugio Malinvern Città di Ceva) quindi riprende a salire con numerosi tornanti, mai faticosi e per lunghi tratti con un piacevole fondo inerbito. Superato un piccolo ripiano con i resti di un gias, le ultime svolte adducono alla conca che ospita i Laghi della Valletta. Lasciato a sinistra il recente sentiero per la Cima della Lombarda, con un traverso a mezzacosta in leggera salita si costeggiano dall'alto i due Laghi della Valletta (o Laghi della Valletta d'Orgials, a volte erroneamente menzionati sulle carte come Laghi d'Orgials, 2285 m, 0:30 - 0:35 ore dal Lago inferiore della Valletta) incontrando, proprio all'altezza della piccola striscia di terra che li separa, il sentierino a sinistra che scende sulle loro sponde.

La digressione ai laghi , ottimo luogo per una sosta o come meta dell'escursione, è breve e vale la pena compierla. Si tratta si seguire il ripido sentierino che scende verso la striscia di terra che separa i due laghi (Dislivello: +0/-36 m; Dislivello A/R: +36/-36 m; Tempo: 0:05 ore; Tempo A/R: 0:10 ore; Difficoltà: E; Distanza: 200 m).

Al termine della conca si tralascia a sinistra un nuovo bivio con una vecchia mulattiera perCima della Lombarda (non più consigliabile a causa di un ampio fronte franoso ed instabile che ha cancellato parte del tracciato), incominciando una salita più decisa a tornanti a superare un costone roccioso. Un lungo traverso su pendii detritici precede l'ultima serie di tornanti che porta al Colle d'Orgials (2600 m, 0:50 - 0:55 ore dal bivio per i Laghi della Valletta), dal quale si apre un ampio panorama.

Servizi: gestito. Web:www.rifugiomalinvern.it

 

Mappa su base © OpenStreetMap contributors - licenza CC-BY-SA [?]

Accessi:Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Stura fino a Vinadio. Poco oltre Vinadio si prende il bivio a sinistra per il Colle della Lombarda e Sant'Anna di Vinadio. Dopo numerosi tornanti, si svolta nuovamente a sinistra per il Vallone di Riofreddo. Si risale il vallone su una stretta strada asfaltata fino ad incontrare sulla destra un edificio di recente costruzione. Si può lasciare la macchina nello slargo di fronte all'edificio (fontana) o proseguire ancora per 150m circa dove si trova un altro posteggio e la strada diventa chiusa al traffico veicolare privato.

 

 

 

Rifugio CARBONETTO (1874 m)

Località: Vallone dell'Arma, nei pressi del Gias Cavera, Comune di Demonte
Proprietà: Comune di Demonte
Accesso: il rifugio è ubicato lungo la strada comunale da Demonte al Colle di Valcavera, accessibile in auto durante la stagione estiva
Servizi: 10 posti letto in tre camere, servizio alberghetto con sala da pranzo da 25 posti.

Completamente rinnovato ad opera del Comune di Demonte tra settembre 2013 e luglio 2014.

 

 

Lasciata l’auto nel parcheggio del rifugio ci incamminiamo sulla strada asfaltata che sale al colle di Valcavera.

Pochi metri più avanti deviamo sul vecchio percorso di salita tagliando alcuni tornanti per rientrare sulla strada nuovamente nei pressi di un grande roccione su cui spicca una targhetta. Intanto sta spirando un vento gelido e abbastanza forte che ci accompagnerà fino al momento della pausa pranzo.

Salendo lo stupendo vallone già in tenuta pre-estiva affianchiamo a sinistra il monte Omo (2615 m), tagliato sulle pendici più alte dal magnifico percorso estivo del sentiero dei fiori (Lou viol des fiour) mentre dalla parte opposta si innalzano le cime dei monti Viridio(2462 m), Viribianc (2498 m) e punta Parvo (2523 m), sulla linea di percorso della Curnis Auta.

Proseguendo fin dove il vallone si restringe abbandoniamo la strada deviando a destra e superati alcuni nevai costeggiamo alcune ex casermette.

La neve ora è molto presente e indurita dalle basse temperature per cui calziamo le ciastre. Più avanti raggiungiamo una malga ristrutturata e la lasciamo per affrontare gli ultimi pendii nevosi che salgono al colle.

Lo raggiungiamo (5 km dalla partenza) e al di là, sul lato valle Maira, veniamo investiti dal vento maestrale che, divenuto molto più forte, cerca di respingerci indietro verso la valle Stura.

Tra una folata e l’altra abbiamo il tempo di scattare qualche foto per poi tornare al colle.



Riprendiamo poi il cammino sulla strada innevata che prosegue a nord-est verso il colle Fauniera (o colle dei Morti).

Ponendo un po’ di attenzione in due punti, per ripidi nevai (utili i ramponi), ci apprestiamo infine a raggiungere il colle Fauniera(2480 m) e la graziosa cappella di Maria Assunta (2511 m) (km 7,3 dalla partenza) che spicca poco più in alto del colle su un poggio panoramico.

Al riparo della cappella consumiamo un veloce pranzo, finalmente col vento che sta scemando.

Al termine è d’obbligo scendere fino al monumento dedicato al grande e sfortunato ciclista Pantani, scomparso prematuramente nel febbraio 2004, e fare un salto alla vicina croce di vetta (2517 m) posta qualche metro oltre il cippo.

Iniziamo poi il ritorno ricalcando le orme lasciate al mattino.

Poco dopo la strettoia abbandoniamo la strada che scende al colle di Valcavera deviando su un nevaio verso a sinistra.

Più in basso, senza seguire sentieri, proseguiamo verso la conca della valle Cavera fino ai tornanti della strada che taglieremo in vari punti raggiungendo la baracca in lamiera del gias Valcavera (2042 m).

Da lì, ripreso il percorso del mattino, faremo ritorno al rifugio Carbonetto.

Web: www.facebook.com/rifugio.carbonetto

 

Rifugio DAHU de SABARNUI (1663 m)

 

Località: San Bernolfo, Comune di Vinadio
Proprietà: privata
Accesso: Il rifugio è ubicato nella frazione San Bernolfo, accessibile in auto nella stagione estiva
Servizi: gestito.
Web:www.rifugiodahu.com




Rifugio Luigi DE ALEXANDRIS - Giovanni FOCHES al Laus (1910 m)

Località: Colletto del Laus, Comune di Vinadio
Proprietà: CAI Savona
Accesso: Itinerario 12.22
Servizi: gestito.
Web: www.rifugiolaus.it



Rifugio Don Franco MARTINI (2067 m)

 

Località: Grangia Bastiera, Vallone della Madonna, Comune di Sambuco
Proprietà: Comune di Sambuco
Accesso: Da Sambuco lungo il Vallone della Madonna (2:40 ore, diff. E)
Servizi: 10 posti letto, cucina a gas, acqua calda, stufa a legna, servizi igienici, doccia, apertura previo ritiro chiavi.







Rifugio Guglielmo MIGLIORERO (2094 m)

 

Località: Lago inferiore dell'Ischiator, Comune di Vinadio
Proprietà: CAI Fossano
Accesso: Itinerario 12.10
Servizi: 100 posti letto, 6 in locale invernale, acqua potabile, servizi igienici interni, illuminazione fotovoltaica, uso locale cucina, bar.






1 – Il Rifugio Migliorero e il Lago inferiore dell'Ischiator (2001)

Dopo una salita un po' monotona, il percorso diventa assai affascinante con l'ampio fondovalle pascolivo che precede il Rifugio Migliorero, adagiato su un mammellone roccioso di fronte al Lago inferiore dell'Ischiator. Una salita più faticosa e in ambiente detritico conduce fino al lago superiore, di colore azzurro intenso, circondato da numerose cime rocciose di oltre tremila metri.

A

Da Besmorello, q.1630(1630m) a:

Dislivello
[m]

Dislivello A/R
[m]

Tempo
[h:mm]

Tempo A/R
[h:mm]

Distanza
[m]

Difficoltà

Segnavia

B

Rifugio Migliorero(2094m)

+464/-0

+464/-464

1:45

3:10

-

T/E

-

C

Lago superiore dell'Ischiator(2732m)

+1145/-25

+1170/-1170

4:10

7:35

-

E/EE

-

(1) E/EE dai Laghi mediani dell'Ischiator al Lago superiore dell'Ischiator.

Descrizione:

L'acqua minerale della Valle Stura

Sopra l'abitato di Besmorello si trova la sorgente di una nota acqua minerale, i cui stabilimenti si trovano ben più a valle, in frazione Roviera presso Vinadio. Le virtù di queste acque, particolarmente pure e leggere, sono note e decantate già dal XVI secolo.

[Lasciata l'auto, si prosegue su sterrata (segnavia P26) tra rada vegetazione (maggiociondolo, sorbo, ciliegio, salicone, acero) e detriti. Pochi metri dopo il primo tornante verso destra, si stacca a sinistra un sentiero che sale ripido lungo il pendio e si riunisce alla sterrata in corrispondenza di un tornante verso destra. Qui, sulla sinistra, si imbocca il sentierino che conduce alla Cascata del Pisciai , e lo si abbandona subito per seguire la traccia verso destra che si inerpica a fianco di rocce montonate. Tornati sulla sterrata, al successivo tornante verso destra si prende l'ennesimo sentierino che si stacca a sinistra e si ricongiunge alla sterrata poco sopra. La strada porta in breve nella splendida conca pascoliva che si apre nel vallone. Passato un ponte in cemento sul Rio Ischiator, si abbandona la strada per il sentiero che si stacca sulla destra e prosegue quasi pianeggiante tra i margini del lariceto e il torrente appena attraversato. Ritrovata la strada, si attraversa il Rio Ischiator su ponticello in legno e si inizia a risalire in direzione della conca del Lago inferiore dell'Ischiator. Ormai nei pressi del rifugio, quando con una svolta a sinistra la strada guada il rio, il sentiero riprende e prosegue diritto, salendo abbastanza deciso tra erba e detriti. Si lascia a destra il bivio per il Passo di Rostagno (segnavia P27) e subito dopo si attraversa nuovamente il Rio Ischiator su passerella in legno per ricongiungersi un'ultima volta alla sterrata. Si lascia a destra la mulattiera che scende al Lago inferiore dell'Ischiator e si raggiunge in breve il rifugio.

L'Opera 154 bis e l'Opera 154 ter del Vallo Alpino

Ai lati del rifugio sono ben visibili due Opere del Vallo Alpino, facenti parte dello sbarramento dell'Ischiator: l'Opera 154 bis sul versante destro orografico, e l'Opera 154 , poco più in alto, sul versante sinistro orografico. Entrambe erano Opere di tipo '7000' poi ampliate ad Opere di tipo '15000'. I malloppi di ciascuna opera, con mascheratura in pietra, erano armati con due mitragliatrici installate su piastra di protezione piana.

[Valle Stura FortificaTornati ad imboccare la mulattiera per il lago inferiore, si scende leggermente tra bellissimi prati fin sulle sponde del lago, di fatto costituito da due distinti bacini separati da un lembo di pietre e terra. Oltrepassato il lago proprio su questo passaggio, si lascia sulla sinistra il sentiero (segnavia P24) che porta al Passo di Laroussa e si prosegue diritti (segnavia P26) in direzione del Passo dell'Ischiator. Il sentiero si inerpica deciso con ampi tornanti lungo il pendio detritico inerbito; dopo un lungo traverso si trascura sulla destra il bivio per il Becco Alto dell'Ischiator e si prosegue sul segnavia P24. Alcuni stretti tornanti portano ad attraversare l'emissario dei laghi mediani e quindi a raggiungere la conca detritica dei Laghi mediani dell'Ischiator. Il sentiero passa in mezzo ai due laghi e sale assai ripido nella pietraia; della mulattiera ex-militare che risaliva il pendio non restano che poche tracce, sostituite spesso da un ripido sentierino. Un passaggio obbligato (necessario aiutarsi con le mani) supera alcune balze rocciose e porta in una conca detritica, che si aggira sul suo versante sinistro orografico (passando a destra di una serie di levigate placche rocciose). Un ripido tratto permette di superare quest'ultima balza e di incontrare la mulattiera ex-militare che, per quanto malridotta, nel suo incedere segue un percorso meno ripido. La mulattiera conduce fin sopra la spalla che chiude a valle il Lago superiore dell'Ischiator.

 







Web: www.caifossano.it/migliorero



 



Rifugio Alfredo TALARICO (1720 m)

Località: Prati del Vallone, Comune di Pietraporzio
Proprietà: CAI Ligure
Accesso: il rifugio è ubicato al termine della strada comunale Pontebernardo - Prati del Vallone
Servizi: 15 posti letto, illuminazione fotovoltaica, cucina a gas, servizi igienici esterni, riscaldamento a legna, acqua, apertura previo ritiro chiavi.
Web: www.cailiguregenova.it 



Rifugio della LAUSA (2404 m)

 

Località: Vallone superiore di Pontebernardo, Comune di Pietraporzio
Proprietà: Renato Roà, Pensione Barricate, Pontebernardo
Accesso: Itinerario 12.13
Servizi: 22 posti letto con materassi e coperte (molto umido!), acqua potabile, cucina a gas, illuminazione a candele, riscaldamento a legna, servizi igienici interni, apertura previo ritiro chiavi.



Rifugio BECCHI ROSSI (1888 m)

 

Località: Ferriere, Comune di Argentera
Proprietà: Renato Roà, Pensione Barricate, Pontebernardo
Accesso: la sturrtura si trova nella frazione Ferriere, raggiungibile in auto su strada asfaltata da Bersezio
Servizi: gestito.


Web: www.rifugiobecchirossi.com



per i vostri spostamenti